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Tokyo, Martina Fidanza dichiara: “il ciclismo che faccio è composto di gambe, testa e di tanta volontà”.
Martina Fidanza la velocista italiana è figlia di Giovanni Fidanza e sorella di Arianna. Ecco come si prepara ad affrontare le Olimpiadi di Tokyo. Si parla di Giochi e di ciclismo e per gli appassionati di sport c’è la possibilità di scommettere online. Clicca qui e divertiti.
Martina a 21 anni è già campionessa e fa parte del gruppo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Si allena molto in sella alla sua bici sulle colline di Bergamo. Oltre a questo completa il suo allenamento in palestra con esercizi mirati per il suo sport. L’allenamento giornaliero va dalle 2 alle 5 ore giornaliere.
Campionessa italiana per 9 volte
Martina gareggia su strada e su pista e proprio in pista ha ottenuto molti titoli Juniores mondiali ed Europei. Altri obiettivi molto importanti nella massima categoria sono state, in specialità Scratch, le due coppe del Mondo. E’ arrivata anche, nello stesso anno, seconda ai giochi olimpici europei.
Il team a cui appartiene Martina è la Technogym e si è qualificata per le Olimpiadi di Tokyo con gli azzurri. Su Instagram la campionessa è seguita da 47.000 follower con i quali divide oltre ai successi sportivi anche dei momenti di vita.
Quale è il peso dell’allenamento indoor per la ciclista
“Molto importante, mi permette di allenare le qualità che si desiderano in maniera specifica e molto efficace. Molto fondamentale è il lavoro all’aperto ma l’indoor è di qualità assoluta. Nessun tempo morto ed inoltre si possono, per la potenza, impostare dei profili precisi che vanno rispettati dall’atleta.
Nell’indoor training c’è anche un altro vantaggio che è quello di consentire una concentrazione maggiore sul movimento tecnico della pedalata. Maggior concentrazione per il feedback che rientra sul video del display sia per il minor numero di distrazioni rispetto a fuori”.
Importanza di lavorare sulla forza oltre ad attrezzature e metodologia
“fondamentale allenare la forza, sulla pista le specialità si basano su forza ed esplosività. Se esaminiamo l’inseguimento a squadre si parte da fermo e i rapporti sono lunghi. Ecco la difficoltà che sta nel lanciare alla velocità prestabilita il quartetto nel minor tempo possibile e mantenerla.
Per la palestra lavoro con il bilanciere, affondi e squat o per la forza delle gambe mi esercito su specifici attrezzi come leg press. Finiti gli esercizi in palestra si passa in pista per gli esercizi di trasformazione con la bici. Anche a casa non mi fermo, termino il programma con Technogym Bench che mi permette un allenamento funzionale e vario”.